scarponi per idrovolanti
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Questa sezione è dedicataalle discussioni riguardanti i materiali, gli utensili le tecniche costruttive e di progettazione, è altresì consentita la pubblicazione delle nostre realizzazioni da 0. In quest'area non è consentito aprire discussioni riguardanti elicotteri o aeromodelli in Kit o ARF, a meno che su questi ultimi non vengano effettuate sostanziose modifiche estetiche e strutturali, tali da rendere il modello ARF non riconducibile all'originale
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scarponi per idrovolanti
Ci stiamo preparando per volare sull'acqua
quale “citta di mare “è piu' “città di mare” di taranto ??
perchè non approfittare di questo enorme vantaggio ed iniziare a volare sull'acqua ?
dopo il primo volo su mar piccolo con il mio primo idro
sono diventato un'entusiasta di questa tipologia di aerei .
L'inverno è il momento ideale per costruire , quindi perchè non pianificare la costruzione di due scarponi per questa primavera ??
ma vorrei che anche altri soci provassero il piacere di volare sull'acqua
ecco il perchè di questo tread
vorrei riuscire a spiegare che fare un paio di scarponi per il proprio modello è una cosa alla portata di tutti userò per far questo , adattato alle mie conoscenze un vecchio e conosciutissimo schema
fatto da un americano “Chuck Cunningham” che scriveva su “ radio control model “
una famosissima rivista
è uno schema semplice che si puo' utilizzare per la maggior parte dei modelli ( a meno che non abbiano un'architettura aerodinamica particolare :musi lunghissimi configurazioni particolari , canard ecc ecc )
ho deciso di non utilizzare formule matematiche o concetti di fisica per questo per questo tread
in modo che chi voglia cimentarsi in questa impresa non si scoraggi credendo la cosa complessa
direi che il primo pensiero quando si va ad trasformare in idro un modello è quello di impermeabilizzare tutto :legno elettronica insomma tutto quello che l'acqua potrebbe danneggiare
in caso di un atterraggio non ortodosso con immersione del modello
l'idea e quella di realizzare i galleggianti in semplice estruso
ma questo non vieta di farli in materiali piu' pregiati (balsa -compensato , fibra di vetro ,ecc ecc)
La lunghezza del galleggiante deve essere di circa
Il 75% della lunghezza della fusoliera. Questo non è un must . La lunghezza può variare dal 70% al 80% senza alcun problema. Non fa alcuna differenza per la lunghezza complessiva galleggiare se il vostro aereo ha un'ala, due ali, o dieci ali, il rapporto galleggiante / fusoliera rimane lo stesso. Per esempio, se la fusoliera è lunga 47cm, il 75% di questo è 35 cm. Quindi se fai dei galleggianti lunghi 36 cm va bene uguale
to bee continued .......
poi faro ' l'esempio pratico di Progettazione galleggianti con questo sistema sul mio trainer ...
si accettano domande critiche suggerimenti !!!
quale “citta di mare “è piu' “città di mare” di taranto ??
perchè non approfittare di questo enorme vantaggio ed iniziare a volare sull'acqua ?
dopo il primo volo su mar piccolo con il mio primo idro
sono diventato un'entusiasta di questa tipologia di aerei .
L'inverno è il momento ideale per costruire , quindi perchè non pianificare la costruzione di due scarponi per questa primavera ??
ma vorrei che anche altri soci provassero il piacere di volare sull'acqua
ecco il perchè di questo tread
vorrei riuscire a spiegare che fare un paio di scarponi per il proprio modello è una cosa alla portata di tutti userò per far questo , adattato alle mie conoscenze un vecchio e conosciutissimo schema
fatto da un americano “Chuck Cunningham” che scriveva su “ radio control model “
una famosissima rivista
è uno schema semplice che si puo' utilizzare per la maggior parte dei modelli ( a meno che non abbiano un'architettura aerodinamica particolare :musi lunghissimi configurazioni particolari , canard ecc ecc )
ho deciso di non utilizzare formule matematiche o concetti di fisica per questo per questo tread
in modo che chi voglia cimentarsi in questa impresa non si scoraggi credendo la cosa complessa
direi che il primo pensiero quando si va ad trasformare in idro un modello è quello di impermeabilizzare tutto :legno elettronica insomma tutto quello che l'acqua potrebbe danneggiare
in caso di un atterraggio non ortodosso con immersione del modello
l'idea e quella di realizzare i galleggianti in semplice estruso
ma questo non vieta di farli in materiali piu' pregiati (balsa -compensato , fibra di vetro ,ecc ecc)
La lunghezza del galleggiante deve essere di circa
Il 75% della lunghezza della fusoliera. Questo non è un must . La lunghezza può variare dal 70% al 80% senza alcun problema. Non fa alcuna differenza per la lunghezza complessiva galleggiare se il vostro aereo ha un'ala, due ali, o dieci ali, il rapporto galleggiante / fusoliera rimane lo stesso. Per esempio, se la fusoliera è lunga 47cm, il 75% di questo è 35 cm. Quindi se fai dei galleggianti lunghi 36 cm va bene uguale
to bee continued .......
poi faro ' l'esempio pratico di Progettazione galleggianti con questo sistema sul mio trainer ...
si accettano domande critiche suggerimenti !!!
tristano perotta
i rompiuova logorano chiunque !!!
Un'onesta divergenza è spesso segno della salute del progresso.
i rompiuova logorano chiunque !!!
Un'onesta divergenza è spesso segno della salute del progresso.
Re: scarponi per idrovolanti
altre dritte semplici trovate in rete
a) Devono avere abbastanza volume tanto da non affondare piu’ del 50%
b) Il Redan (Gradino o Centroide di un gradino) deve essere allineato sotto il CG in ammaraggio e un poco dietro al centro di spinta, in modo che l’asse del galleggiante rimanga parallelo a quello
della fusoliera, anche in volo. Ci si puo’ giostrare nell’ordine di 1 cm per poter allungare o diminuire le corse di decollo, sapendo che , piazzato piu’ avanti, un galleggiante puo’ far allungare la corsa di decollo.
Diversi scafi sono dotati di due di questi gradini e questo e’ dovuto al fatto che per il peso e la forma della loro fusoliera sono ccostretti a decollare molto cabrati, con buona parte della fusoliera posteriore immersa, che viene cosi’ ad avere bisogno di un altro gradino (Redan) piu’ arretratro per potersi staccare dall’acqua.
c) La parte posteriore del Redan deve sollevarsi all’avvio in modo da far sollevare leggermente il muso dell’aereo senza che lo specchio di Pp del galleggiante venga risucchiato dall’acqua impedendone addirittura il decollo.
d) Il sottocarena del galleggiante deve essere piu’ piatto possibile.
e) Gli spigoli tra sottocarena e fianchi devono essere netti per evitare il famigerato “Effetto Coanda” (*) . L’adozione di “sbarramenti anti spruzzi”, che possono essere costituiti da striscette metalliche o plastica in linea con lo spigolo fiancata/carena sporgenti circa 1.5 – 2mm max , sono altamente consigliate.
f) Controllare la incidenza dei galleggianti rispetto alla orizzontale o alla linea di trazione del modello. Normalmente dovrebbero essere parallele, ma per aeromodelli tipo riproduzione lenti e con angoli di attacco fortemente positivi, sono consigliabili dai 3 ai 5° in modo da presentare il muso in alto durante il flottaggio, ma non eccessivamente da pregiudicarne la portanza.
g) Non sara’ da disdegnare la aggiunta di una pinna sotto chiglia per favorire un andamento il piu’ rettilineo possibile.
h) Mantenere almeno 5cm di distanza dal cerchio elica al contatto con lacqua
i) E’ consigliabile aumentare anche la superficie della deriva sotto fusoliera, per contrastare il momento destabilizzante in volo imputato alla parte anteriore dei galleggianti.
l) In volo dovremo contrastare anche il momento picchiante dovuto ai galleggianti tramite un trimmaggio sull’elevatore.
a) Devono avere abbastanza volume tanto da non affondare piu’ del 50%
b) Il Redan (Gradino o Centroide di un gradino) deve essere allineato sotto il CG in ammaraggio e un poco dietro al centro di spinta, in modo che l’asse del galleggiante rimanga parallelo a quello
della fusoliera, anche in volo. Ci si puo’ giostrare nell’ordine di 1 cm per poter allungare o diminuire le corse di decollo, sapendo che , piazzato piu’ avanti, un galleggiante puo’ far allungare la corsa di decollo.
Diversi scafi sono dotati di due di questi gradini e questo e’ dovuto al fatto che per il peso e la forma della loro fusoliera sono ccostretti a decollare molto cabrati, con buona parte della fusoliera posteriore immersa, che viene cosi’ ad avere bisogno di un altro gradino (Redan) piu’ arretratro per potersi staccare dall’acqua.
c) La parte posteriore del Redan deve sollevarsi all’avvio in modo da far sollevare leggermente il muso dell’aereo senza che lo specchio di Pp del galleggiante venga risucchiato dall’acqua impedendone addirittura il decollo.
d) Il sottocarena del galleggiante deve essere piu’ piatto possibile.
e) Gli spigoli tra sottocarena e fianchi devono essere netti per evitare il famigerato “Effetto Coanda” (*) . L’adozione di “sbarramenti anti spruzzi”, che possono essere costituiti da striscette metalliche o plastica in linea con lo spigolo fiancata/carena sporgenti circa 1.5 – 2mm max , sono altamente consigliate.
f) Controllare la incidenza dei galleggianti rispetto alla orizzontale o alla linea di trazione del modello. Normalmente dovrebbero essere parallele, ma per aeromodelli tipo riproduzione lenti e con angoli di attacco fortemente positivi, sono consigliabili dai 3 ai 5° in modo da presentare il muso in alto durante il flottaggio, ma non eccessivamente da pregiudicarne la portanza.
g) Non sara’ da disdegnare la aggiunta di una pinna sotto chiglia per favorire un andamento il piu’ rettilineo possibile.
h) Mantenere almeno 5cm di distanza dal cerchio elica al contatto con lacqua
i) E’ consigliabile aumentare anche la superficie della deriva sotto fusoliera, per contrastare il momento destabilizzante in volo imputato alla parte anteriore dei galleggianti.
l) In volo dovremo contrastare anche il momento picchiante dovuto ai galleggianti tramite un trimmaggio sull’elevatore.
tristano perotta
i rompiuova logorano chiunque !!!
Un'onesta divergenza è spesso segno della salute del progresso.
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- luigiSMITH
- Second Air Force
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- Iscritto il: 4 aprile 2010, 22:24
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Re: scarponi per idrovolanti
ehm... che cos' è il centro di spinta?ruaanda ha scritto: b) Il Redan (Gradino o Centroide di un gradino) deve essere allineato sotto il CG in ammaraggio e un poco dietro al centro di spinta.
Siamo abituati al fatto che gli uomini disprezzino cio' che non comprendono.
Luigi Massari
http://fromthesky.it
Luigi Massari
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Re: scarponi per idrovolanti
C.L.S. centro di spinta laterale
daro' una spiegazione elementare per non complicare il tread che vuole essere semplice
La stabilità che un aeromodello, per poter volare con sicurezza deve possedere è di tre tipi, ossia:
la Stabilità Longitudinale, riguardante i movimenti di rotazione attorno all'asse orizzontale o di beccheggio (asse Y).
la Stabilità Direzionale attorno all'asse verticale o d'imbardata (asse Z).
la Stabilità Laterale o trasversale attorno all'asse di rollio (asse X).
detta in maniera non ortodossa ( mi perdonino i puristi )
come il baricentro sta all'asse X e Y
cosi il C.L.S. sta all'asse Z
Diciamo subito che la posizione ottimale del centro di spinta laterale è utile per la stabilità
di rotta.
Quindi risulta subito chiaro che mentre in un acrobatico questo punto lo sistemeremo
appena dietro il baricentro in modo che il modello risulti più agile durante le manovre
acrobatiche che richiedono una istantanea risposta, in un modello normale lo sistemeremo
più indietro, per avere una maggiore stabilità di rotta.
daro' una spiegazione elementare per non complicare il tread che vuole essere semplice
La stabilità che un aeromodello, per poter volare con sicurezza deve possedere è di tre tipi, ossia:
la Stabilità Longitudinale, riguardante i movimenti di rotazione attorno all'asse orizzontale o di beccheggio (asse Y).
la Stabilità Direzionale attorno all'asse verticale o d'imbardata (asse Z).
la Stabilità Laterale o trasversale attorno all'asse di rollio (asse X).
detta in maniera non ortodossa ( mi perdonino i puristi )
come il baricentro sta all'asse X e Y
cosi il C.L.S. sta all'asse Z
Diciamo subito che la posizione ottimale del centro di spinta laterale è utile per la stabilità
di rotta.
Quindi risulta subito chiaro che mentre in un acrobatico questo punto lo sistemeremo
appena dietro il baricentro in modo che il modello risulti più agile durante le manovre
acrobatiche che richiedono una istantanea risposta, in un modello normale lo sistemeremo
più indietro, per avere una maggiore stabilità di rotta.
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tristano perotta
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Re: scarponi per idrovolanti
Prendo assiduamente visione di questo argomento
Re: scarponi per idrovolanti
Ciao a tutti
In merito all'argomento in oggetto a questo thread, ho trovato dei disegni per la costruzione di scarponi. Sono i primi e due di questa pagina:
http://www.willingtons.com/mymac/Plans_Download.htm
Se interpreto bene, il primo disegno è per aerei classe 20 ed il secondo è per classe 40 (quello che a me interessa).
Chiedo a Ruaanda se questi disegni possano essere buoni per la costruzione di un paio di scarponi.
I disegni sono in formato DXF
A seguire, invece, un sito (in francese) molto interessante che spiega tutto sugli scarponi:
http://www.clubmodelistes.com/default.aspx?tabid=87
Buon divertimento!
Grazie
In merito all'argomento in oggetto a questo thread, ho trovato dei disegni per la costruzione di scarponi. Sono i primi e due di questa pagina:
http://www.willingtons.com/mymac/Plans_Download.htm
Se interpreto bene, il primo disegno è per aerei classe 20 ed il secondo è per classe 40 (quello che a me interessa).
Chiedo a Ruaanda se questi disegni possano essere buoni per la costruzione di un paio di scarponi.
I disegni sono in formato DXF
A seguire, invece, un sito (in francese) molto interessante che spiega tutto sugli scarponi:
http://www.clubmodelistes.com/default.aspx?tabid=87
Buon divertimento!
Grazie
Angelo M
"Propellers are notorious for inflicting serious bodily harm while vigorously defending their space" George Aldrich
http://www.youtube.com/watch?v=XB8f6h4FrqU
"Propellers are notorious for inflicting serious bodily harm while vigorously defending their space" George Aldrich
http://www.youtube.com/watch?v=XB8f6h4FrqU
Re: scarponi per idrovolanti
Ecco in video il build-log di alcuni scarponi fatti in foam (polistirene espanso)
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=J7qeH6aCgKk[/youtube]
http://www.youtube.com/watch?v=J7qeH6aC ... re=related
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=J7qeH6aCgKk[/youtube]
http://www.youtube.com/watch?v=J7qeH6aC ... re=related
Angelo M
"Propellers are notorious for inflicting serious bodily harm while vigorously defending their space" George Aldrich
http://www.youtube.com/watch?v=XB8f6h4FrqU
"Propellers are notorious for inflicting serious bodily harm while vigorously defending their space" George Aldrich
http://www.youtube.com/watch?v=XB8f6h4FrqU
Re: scarponi per idrovolanti
aggiungo un video recente del bimotore collaudato qualche mese fà con le ruote sulla pista .questo invece è il collaudo in acqua
http://www.youtube.com/watch?v=L2WtwrhW ... e=youtu.be
il modello è un puddle twin che si puo scaricare da qui http://www.rcgroups.com/forums/showthread.php?t=455435
il mio è un po' ingrandito e modificato nell'estetica per farlo somigliare ad un grumman goose
http://www.youtube.com/watch?v=L2WtwrhW ... e=youtu.be
il modello è un puddle twin che si puo scaricare da qui http://www.rcgroups.com/forums/showthread.php?t=455435
il mio è un po' ingrandito e modificato nell'estetica per farlo somigliare ad un grumman goose
tristano perotta
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Re: scarponi per idrovolanti
Si vabbe ... ma nn dovevamo radunarci con degli Hidro da qualche parte?
Re: scarponi per idrovolanti
infatti !! chi è che stava organizzando la cosa ??
quanti idrovolanti abbiamo ??
quanti idrovolanti abbiamo ??
tristano perotta
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